DALLA PAROLA ALLA VITA (07-01-2022)

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Come ogni anno il settore adulti dell'Azione Cattolica diocesana, in collaborazione con molte associazioni laiche della diocesi e del nostro territorio, sta preparando il preziosissimo sussidio per la preghiera personale "Dalla Parola Alla Vita 2022" contenente i Vangeli del Mercoledì con relativo commento e le presentazioni dei testimoni di vita "straordinariamente quotidiana" che hanno vissuto accanto a noi.
A breve , il testo in formato digitale e cartaceo.

Anno Liturgico 2022
AZIONE CATTOLICA ITALIANA
Diocesi di Albenga - Imperia

(Mt. 4,12-17.23-25)
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.


Gesù percorre la Galilea. Non resta a Gerusalemme, la città del Tempio, la città dove la presenza di Dio si respira ovunque, la città dove è più facile reperire i suoi rappresentanti ufficiali. Gesù si stabilisce in Galilea e proprio in questo territorio fa risuonare l'annuncio sconvolgente della presenza del Regno, cioè di Dio stesso in mezzo al suo popolo.
E tale presenza si manifesta non punendo né giudicando, come ci si poteva attendere, ma guarendo. Le mani guaritrici di Gesù, la sua parola di vita, annunciano la presenza di un Dio che ama il suo popolo, lo vuole felice e libero da tutto ciò che ferisce la dignità umana.
Ecco, il senso della nostra presenza nel mondo è proprio questo: entrare senza paura nelle “stalle” della storia, camminare sulle strade percorse da chi è stanco, escluso, fragile,
lontano, per annunciare questo Regno, questa Presenza compassionevole che si fa misericordia guaritrice per tutti.

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