Trasformazione dell'altar maggiore della chiesa di S. Nicolò dagli anni 1960.
L'attiva collaboratrice della nostra parrocchia, Anna Pescio, ci ha fatto avere due foto scattate in occasione del matrimonio di sua sorella Angela Maria con Nucifora Luciano il 25 settembre 1966, presieduto dall’allora curato don Giovanni Grasso.
Le pubblichiamo volentieri e sono l'occasione per raccontare la storia della trasformazione del nostro altar Maggiore.
Si nota il vecchio altare maggiore ancora montato e le balaustre presenti per intero... anche se già mancava il “cappello / cipollotto” del Tabernacolo (forse di legno) mentre la cantoria dell’abside con l’organo corale era già stata smontata.
Da notarsi anche i lampadari nella loro posizione originaria ed il badalone (o leggio corale) spostato all’altare di Sant’Antonio Abate, ora al suo posto originario nel coro dietro all’altare maggiore. Inoltre nella cappella di S. Antonio c'è l'antico crocefisso dei bianchi attualmente nell'oratorio dell'Annunziata.
Il paliotto dell’altare al popolo è uno dei 3 che tuttora si utilizza, restaurato ed adattato alla mensa attuale, mentre i 4 moderni candelabri e la croce sono conservati in sacrestia.
L'altare provvisorio in legno che si vede nella foto, rivolto verso il popolo, era stato aggiunto nella festa dell'Assunta del 1964 mentre il monumentale altare marmoreo venne smontato e smembrato nei primi mesi del 1968.
Questo altare era stato costruito con "marmi di colore verde di Polcevera, rosso di Francia e Brusatello di Spagna", dal marmorino savonese Gioacchino Vallebona nel 1858 e pagato dalla cittadinanza 2465 Lire.
I due grandi Angeli di marmo bianco che ne adornavano i lati furono murati nel cappellone dei Basadonne della chiesa vecchia, dove sono tuttora.
I gradoni sovrastanti la mensa, che inizialmente erano due in quanto il terzo venne aggiunto nel 1925 in occasione del centenario del miracolo, vennero adattati e sistemati al posto delle balaustre, sempre nella chiesa vecchia.
Il tabernacolo con colonnine "di ordine ionico verde di Polcevera" fu montato nell'altare del Sacro Cuore che divenne la cappella del SS.Sacramento.
Anche buona parte delle balaustre venne ridotta: furono lasciati solo i risvolti uniti ai pilastri laterali.
Lo "smembramento" dell'altar maggiore venne inaugurato solennemente "adeguandolo alle indicazioni liturgiche del Concilio"(dal Bollettino Parrocchiale) il 12 maggio 1968, giorno delle prime Comunioni e delle Cresime impartite da Mons. Palmarini.
Dell'altar maggiore del Vallebona rimase la sola mensa che nel 1971 venne spostata di circa un metro verso il popolo sopra la predella marmorea che fu abbassata.
L'altare, come detto sopra, ormai ridotto a mensa, fu sostituito durante i primi restauri della Basilica, terminati il 6 dicembre 2010, con quello scolpito per la Cattedrale di Albenga dai fratelli Stella intorno al 1720 e in seguito smontato per riportare la cattedrale stessa allo stile romanico.
(Le notizie relative all'altare del Vallebona e al suo smembramento sono state ricavate da un quaderno manoscritto di don G. Guaraglia e da un bollettino parrocchiale dell'epoca)
Chi fosse interessato ad approfondire la storia dei vari altari maggiori costruiti in Basilica può consultare il capitolo IX del volume "La nuova chiesa parrocchiale di Pietra Ligure" (2012), libro attualmente esaurito, ma pubblicato integralmente su questo sito.