EPIFANIA e MAGI
Epifania vuol dire MANIFESTAZIONE.
La Chiesa istituì questa festa per commemorare la triplice manifestazione di Gesù:
- come Dio facendosi adorare dai Magi,
- come uomo ricevendo il Battesimo da San Giovanni
- come Dio fatto uomo operatore di miracoli, cambiando l'acqua in vino alle nozze di Cana.
Oggi la liturgia, con l’episodio della visita dei Magi, ci fa meditare in modo particolare sulla prima manifestazione di Gesù come Dio.
Chi erano i magi?
Non erano tre e non erano re.
Come ha detto Benedetto XVI nella solennità dell'Epifania del 2011, erano “sapienti che scrutavano il cielo per trovare Dio che, nel Bambino Gesù, si manifesta a tutti i popoli; uomini in ricerca di qualcosa di più, in ricerca della vera luce in grado di indicare la strada da percorrere nella vita.”
Una leggenda Armena racconta che i Magi fossero fratelli e che governassero i tre paesi più importanti della terra: Melchiorre, regnava sui Persiani; Baldassarre sugli indiani e Gaspare possedeva il paese degli Arabi. È una narrazione simbolica che suggerisce il messaggio fondamentale della festa odierna: tutta l’umanità è “in ricerca” di Dio.
I Magi offrono doni: anche questi fanno riferimento alla vita di Gesù:
- l’oro alla sua REGALITÀ
- l’incenso alla sua DIVINITÀ
- la mirra alla sua PASSIONE.
Questa festa con il Natale, la Pasqua e la Pentecoste è tra le più solenni dell’anno liturgico.
FOTO RICORDO DELLA SANTA MESSA PRESIEDUTA DA S.E. MONS. GIACOMO OTTONELLO