GIOVEDI’ – GIORNATA EUCARISTICA

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ALCUNE NOTE TEOLOGICHE SULL’ADORAZIONE EUCARISTICA
Cerchiamo di seguito di riassumere dal "Catechismo della Chiesa Cattolica", alcuni concetti fondamentali relativi all'Eucarestia per comprendere, almeno in parte, che cosa è l'ADORAZIONE EUCARISTICA.

La prima domanda che ci poniamo è in che cosa consiste l’EUCARESTIA?
E' il sacrificio del Corpo e del Sangue del Signore Gesù, istituito il Giovedì Santo, «la notte in cui veniva tradito» (1 Cor 11,23), mentre celebrava con i suoi Apostoli l'Ultima Cena, per perpetuare nei secoli il sacrificio della Croce, affidando così alla sua Chiesa il memoriale della sua Morte e Risurrezione.

Come l'ha istituita?
Dopo aver radunato i suoi Apostoli nel Cenacolo, Gesù prese nelle sue mani il pane, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto per voi». Poi prese nelle sue mani il calice del vino e disse loro: «Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me».

Quali sono gli elementi essenziali e necessari per realizzare l'Eucaristia?
Sono il Sacerdote (ministro), il pane e il vino.

Come Gesù è presente nell'Eucaristia?
In modo nascosto, unico e incomparabile, ma vero, reale, sostanziale: con il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua Anima e la sua Divinità. Quindi presente tutto intero: Dio e uomo.
La sua presenza si attua durante la celebrazione della Santa Messa, che non è solamente un ricordo degli avvenimenti passati: questa presenza continua, rimane "sotto l’apparenza di quelle cose sensibili” (Trento 1551: Dz 874/1636) finchè restano presenti le "speci", le sembianze del pane e del vino.
Ecco quindi giustificata l'ADORAZIONE", atto che l'uomo può rivolgere solo a Dio, sia durante la celebrazione Eucaristica sia al di fuori di essa, davanti all'Ostia consacrata.
Ecco perchè La Chiesa, approfondita la fede nella presenza reale di Cristo nell'Eucarestia, conserva con la massima diligenza le Ostie consacrate, le porta agli infermi e ad altre persone impossibilitate a partecipare alla Santa Messa, le presenta alla solenne adorazione dei fedeli e invita alla frequente visita e adorazione del Santissimo Sacramento conservato nel tabernacolo.
Adorare Gesù è la risposta di fede e di amore a Colui che essendo Dio, si è fatto uomo, ci ha salvato, ci ha amati fino a donare la sua vita per noi. È il riconoscimento della misericordia e della maestà del Signore, che ha scelto il Santissimo Sacramento per rimanere con noi fino alla fine del mondo e ci ama di amore infinito.
Gesù ci aspetta: andiamo ad incontrarlo nell'adorazione, nella contemplazione piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo.

«Ti adoro con devozione, o Dio che ti nascondi,
che sotto queste figure veramente ti celi:
a te il mio cuore si sottomette interamente,
poiché, nel contemplarti, viene meno.
La vista, il tatto e il gusto si ingannano a tuo riguardo,
soltanto alla parola si crede con sicurezza.
Credo tutto ciò che disse il Figlio di Dio:
nulla è più vero della sua parola di verità».

(dall'inno "Adoro te devote " del teologo S.Tommaso d'Aquino).

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