CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

I SACRAMENTI DI GUARIGIONE

ARTICOLO 4
IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE

1422 « Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l'esempio e la preghiera ».(3)

I. Come viene chiamato questo sacramento?

1423 È chiamato sacramento della Conversione poiché realizza sacramentalmente l'appello di Gesù alla conversione,(4) il cammino di ritorno al Padre(5) da cui ci si è allontanati con il peccato.

È chiamato sacramento della Penitenza poiché consacra un cammino personale ed ecclesiale di conversione, di pentimento e di soddisfazione del cristiano peccatore.

1424 È chiamato sacramento della Confessione poiché l'accusa, la confessione dei peccati davanti al sacerdote è un elemento essenziale di questo sacramento. In un senso profondo esso è anche una « confessione », riconoscimento e lode della santità di Dio e della sua misericordia verso l'uomo peccatore.

È chiamato sacramento del Perdono poiché, attraverso l'assoluzione sacramentale del sacerdote, Dio accorda al penitente « il perdono e la pace ».(6)

È chiamato sacramento della Riconciliazione perché dona al peccatore l'amore di Dio che riconcilia: « Lasciatevi riconciliare con Dio » (2 Cor 5,20). Colui che vive dell'amore misericordioso di Dio è pronto a rispondere all'invito del Signore: « Va' prima a riconciliarti con il tuo fratello » (Mt 5,24).

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(3) Concilio Vaticano II, Cost. dogm.Lumem gentium 11: AAS 57 (1965) 15.

(4) Cf Mc 1,15

(5) Cf Lc 15,18.

(6) Rito della Penitenza, 46.55 (Libreria Editrice Vaticana 1974) p. 51.81.

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Udienza generale del 19/01/2022

Il Papa: la rivoluzione della tenerezza, modo inaspettato di fare giustizia

All’udienza generale Francesco prosegue le catechesi sulla figura di San Giuseppe e mette in risalto la vicinanza di Dio che ama sempre e "non si spaventa" per i peccati dell'uomo, come nella parabola del Padre misericordioso. Il pensiero alle persone in carcere: è giusto che chi ha sbagliato paghi per il proprio errore, ma è altrettanto giusto che chi ha sbagliato possa redimersi dal proprio errore.

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Prima di rivolgere i propri saluti ai pellegrini provenienti da vari Paesi del mondo, il Papa ha recitato questa preghiera.

 

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